Abruzzo Experience
Non puoi andar via senza aver visto le meraviglie dell’Abruzzo
Quando decidi di trascorrere le vacanze estive da noi in Abruzzo non avrai prenotato solo una vacanza di relax e divertimento al mare, avrai prenotato l’esperienza più bella della tua vita.
Perché l’Abruzzo non è solo spiaggia, mare e abbronzatura…è molto di più.
In Abruzzo puoi ammirare l’alba in spiaggia, pranzare in montagna assaporando i piatti tradizionali e goderti il tramonto in comodità e relax sulla sdraio di nuovo in spiaggia…tutto in un solo giorno!
Non lo trovi stupendo?
Ecco i 5 luoghi che dovrai assolutamente visitare e raggiungibili in pochissimo tempo:
1. Area marina protetta Torre del Cerrano
La Torre Cerrano è una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli, si trova sulla costa dell’Adriatico, in provincia di Teramo, tra Silvi e Pineto. E’ uno pochi esempi rimasti integri della fitta rete di fortificazioni costiere del Regno di Napoli, che avevano la funzione di respingere i frequenti attacchi di turchi e saraceni provenienti dal mare.
Torre Cerrano, la cui costruzione risale al 1568, deve il suo nome all’omonimo torrente, che scende dai colli di Atri e la cui foce è situata 500 metri a sud della torre, nel comune di Silvi. Le parti alte e laterali della Torre sono un’aggiunta più recente, realizzate nel secolo scorso dalle famiglie che la utilizzarono prima che la torre diventasse patrimonio della Provincia di Teramo nel 1981.
Secondo gli storici Strabone e Sorricchio i resti archeologici antistanti alla torre sarebbero quelli del porto dell’antica colonia romana di Hatria, l’odierna Atri, meta di scalo di navi cariche di cereali provenienti dalla Puglia e dalla Sicilia e luogo di carico per i vini locali diretti in Grecia e verso Aquileia nel nord del mare Hatriaticum.
2. Riserva naturale Pineta Dannunziana
La Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana, istituita nel 2000, si estende per 53 ettari nella zona meridionale della città di Pescara.
È un vero e proprio “polmone verde” in un contesto urbano esteso e tra i più densamente popolati d’Italia e contiene una notevole varietà di specie floristiche e faunistiche, tipiche della macchia mediterranea. Per i pescaresi, la riserva è nota come “Pineta D’Avalos” o “Parco D’Avalos”, dal nome della famiglia che al tempo dei Borboni, possedeva il marchesato di Pescara.
Questo splendido bosco conserva il pino di Aleppo, la roverella, l’olmo, il pino marittimo e il pino domestico, a testimonianza dell’elevata biodiversità presente al suo interno.
3. Riserva naturale regionale Ripari di Giobbe
La Riserva Naturale Regionale Ripari di Giobbe si trova a nord di Ortona su una falesia rocciosa che si affaccia sul mare, a ridosso di una caletta nascosta, con ciottoli bianchi e acque cristalline, raggiungibile solo a piedi o via mare.
La zona rappresenta un’area di interesse naturalistico presentando il tipico ecosistema della macchia mediterranea, con una zona famosa per l’addizione al camping. Il litorale è attraversato dal vecchio tracciato della linea ferroviaria Adriatica e tutta l’area è stata soggetta a una frana iniziata nel 2005 che ne ha causato l’impedimento all’accesso fino al 2013. Il fenomeno erosivo, che interessa tutta l’area circostante, ha casuato smontamenti dal periodo dal 1954 al 1999 a causa della natura arenaria delle rocce che compongono la zona.
4. Lago di Scanno
Fu una frana ciclopica dal Monte Genzana, a sbarrare la valle del Sagittario a creare il Lago di Scanno, il più suggestivo e visitato d’Abruzzo, dall’incredibile forma di cuore.
Occupa una vasta conca a 922 metri di quota, tra i centri storici di Villalago e Scanno, ai piedi dei fitti boschi della Montagna Grande, sul confine del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Assieme al vicino centro storico di Scanno, il lago è la principale attrattiva turistica della valle del Sagittario. Da decenni è meta di un turismo ambientale attratto dalla bellezza dei luoghi e del clima, con bagnanti lungo le sue rive o in pedalò sulle sue acque, solcate anche da sportivi appassionati di surf e canoa.
Il lago è ricco di fauna ittica e la sua superficie, a seconda delle stagioni, è animata da germani reali, aironi, svassi e gallinelle d’acqua.
Dopo una passeggiata, una sosta per il birdwatching o una escursione in canoa o in pedalò, vale senz’altro la pena salire a Scanno, splendido paese d’impronta medievale, uno dei più noti e caratteristici d’Abruzzo.
5. Rocca Calascio
Rocca Calascio è una delle fortezze più belle del mondo secondo la prestigiosa rivista internazionale National Geographic. Il fortilizio di Rocca Calascio, situato a 1460 metri d'altezza, è tra le fortificazioni più alte d'Italia e domina da tale altura la valle del Tirino e della piana di Navelli.
Il suo impianto fu di uso esclusivamente militare e si caratterizza per la capacità con la quale riesce a fondersi con l’impervio territorio circostante, dal quale non risulta affatto condizionato; è evidente come la sua sia una posizione assolutamente favorevole dal punto di vista difensivo.
La struttura, in pietra bianchissima, ha una pianta quadrata: presenta agli angoli quattro torri cilindriche considerevolmente scarpate e un mastio quadrato al centro, il quale costituisce il più interno corpo militare di difesa del castello.
Alla rocca si accedeva mediante un ingresso posto sul lato est, a circa 5 metri di altezza, raggiungibile dalla corte esterna sottostante mediante una scala lignea retrattile che veniva poggiata su due mensole in pietra tuttora visibili al di sotto della soglia di ingresso. Efficacissimo punto di osservazione militare, permetteva di comunicare con gli altri castelli, fino alla costa adriatica, mediante l’ausilio di torce durante la notte e di specchi nelle ore diurne. Ai piedi della rocca sono presenti anche i ruderi dell’antico borgo, al quale essa è collegata con un ponte di legno.
Storia e leggende: la prima citazione di Rocca Calascio si ha in un documento del 1380, dove viene descritta come torre di avvistamento isolata, la cui originaria costruzione è da collocarsi però intorno all’anno 1000. L’aspetto attuale è riconducibile alla fine del XV secolo quando, sotto il dominio dei Piccolomini, sono state realizzate le ultime più importanti modifiche, consistenti nel potenziamento della fortificazione con l’aggiunta della corte e delle torri angolari attorno al mastio centrale. Nel 1579 la famiglia Medici acquistò la rocca ed il vicino borgo di Santo Stefano di Sessanio per sfruttare il commercio della lana. Nel 1703 un disastroso terremoto ha danneggiato sia la rocca che il borgo. Gli interventi di risanamento hanno permesso all’intera area di essere oggi discretamente conservata e visitabile.
Rocca Calascio è anche famosa per aver ospitato, in più occasioni, grandi set cinematografici, tra cui i film “Lady Hawke” , “Il viaggio della Sposa”, “Padre Pio”, “Il nome della rosa”, “L’orizzonte degli eventi”. Per la bellezza di questi luoghi, l’industria cinematografica ha nominato tutta la zona da Rocca Calascio a Santo Stefano di Sessanio, “set per eccellenza”.